Presso l’altare maggiore si trova lo splendido ciborio marmoreo capolavoro indiscusso del diretto allievo senese del Bernini, Giuseppe Mazzuoli. L’artista, che conclude l’opera nell’anno 1700, ha immaginato una coppia di angeli investiti dal vento, colti nell’atto di sorreggere un tabernacolo delicatamente posto su una nuvola. Tale composizione, seppur si ispiri al clima seicentesco romano, è un’invenzione che a Roma non è mai stata proposta prima.