E' dedicata al glorioso martire San Lorenzo bruciato vivo sulla graticola a Roma, nell'anno 258 per ordine dell'imperatore Valeriano persecutore dei cristiani.
Non esistono documenti con la data di costruzione dell'antica chiesa ma la bolla di Papa Innocenzo III del 2-5-1207 classifica questa chiesa come Rettoria della Pieve di S. Stefano di Biella. Si deve pertanto ritenere che la sua costruzione risalga a molto prima del 1200.
La facciata è a frontone costruita in mattoni a vista in perfetto stile settecentesco.
Una doppia cimasa in pietra con modanature, una alla base e l'altra a due metri d'altezza, formano un basamento dal quale si dipartono due coppie di lesene fra il portale centrale e le due porte laterali e un'altra lesena per lato. Ognuna di queste è formata da un piccolo capitello di mattoni. Un doppio cornicione molto alto divide orizzontalmente la facciata;quello superiore molto sporgente è ricoperto da una fila di coppi posti longitudinalmente. Il portone centrale ,le porte laterali e le finestre sono contornati da listoni sagomati di granito.
Una fila di cinque colonne per parte più due coppie di mezze colonne in monoblocco di granito a sezione circolare con piedistallo base e capitello in stile Toscano, delimitano la navata centrale. Tutte le colonne sono collegate tra loro con arcate e tutto sesto, in stile rinascimentale e contornate da bassorilievi in cotto del 1500.
La volta della Chiesa ad arco a tutto sesto è rinforzata da quattro grandi chiavarde che l'attraversano diametralmente ed è suddivisa da otto fasce che servono anch'esse da rinforzo. Al centro sono dipinti due angeli che sorreggono una grandissima cornice ovale con indovinate modanature sempre dipinte. Dentro a questa c'è un'altra fine cornice con motivi dorati.
All'interno di questa cornice vi è un bellissimo affresco del 1881 raffigurante Maria Assunta in Cielo venerata dai Santi protettori del paese: S. Lorenzo, S. Mauro, S. Sebastiano e degli angeli. Sempre sul soffitto, ai lati dell'altare maggiore , sono dipinti quattro rosoni che racchiudono i simboli dei quattro Evangelisti, ed al centro un altro più grande contiene la figura del Buon Pastore.
Sopra la bussola del portone e per tutta la lunghezza della navata vi è l'orchestra e l'organo a canne recentemente restaurato
Nel 1983 è stata collocata fra il cornicione destro e quello sinistro, sui capitelli delle due prime lesene del presbiterio, l'architrave in legno scolpito il cui sfondo della parte anteriore è di colore rosso mattone con contorni blu sul quale spiccano fini sculture dorate. Al centro s'innalza un grande Crocifisso in legno recentemente restaurato. L'altare maggiore in marmo di Parigi multicolore e opera di Carlo Domenico Roncorone di Arzo (Svizzera). L'altare, leggermente curvato ai lati si articola su tre piani. La parte inferiore , che parte dal pavimento, è ricca di sculture su marmi a più colori, che si susseguono per tutta l'altezza dell'altare, nelle fasce laterali che son rivolte verso Mensa. In ciascuna fascia, su una grande voluta, spicca uno scudo verde con ornati svolazzi bianchi da cui parte un profilo curvo scolpito, che va a congiungersi nella voluta inferiore. Altri scudi verdi e rossi sempre con svolazzi bianchi e intercalati da sculture si susseguono lungo i due piani appoggia candele e lungo le fasce laterali.
Il tabernacolo è contornato da sculture con teste d'angelo e nella parte superiore ha una scultura a conchiglia sopra la quale viene posato l'Ostensorio durante la benedizione eucaristica. La porta blindata del Tabernacolo è di metallo dorato e argento.
La navata di sinistra si compone di due cappelle e un altare:
Cappella della Madonna delle Grazie adibito anche a fonte battesimale, Cappella della Madonna del S. Rosario e Altare della Madonna d' Oropa.
La Navata di Sinistra si compone di tre cappelle :
Cappella dei santi Giulio e Defendente, Cappella di San Mauro e Cappella del Suffragio del Sacro Cuore.