La chiesa di San Lorenzo Martire in Campomolino ha origini molto antiche, infatti ne troviamo la presenza perlomeno fin dal 1295, anno in cui un documento cita " Terra Sancti Laurentii de campo molino.
La fondazione della cappella originaria è certamente anteriore a questa data ( fra l'altro la dicitura " terra sancti Laurentii" implica già una certa struttura organizzativa, con possesso di beni materiali); è però impossibile allo stato delle conoscenze stabilire una data certa.
L'indagine archeologica realizzata nel corso dei lavori di restauro ha confermato l'antico impianto su una precedente struttura di età romana poi distrutta a causa di un incendio. Il sito presenta notevole interesse archeologico per la presenza di ben sei celle all'interno della navata che sembrano disegnare una struttura con una doppia fila di ambienti con andamento N-S con murature di fondazione che vanno oltre il limite della piante attuale della chiesa.
La prima chiesa fu ampliata in pianta sul finire del 1500 e costruito il campanile seicentesco all'interno della chiesa.
L'attuale forma e gran parte delle finiture derivano invece dagli interventi di restauro e trasformazione della metà del settecento ad eccezione del solo campanile che sino agli inizi del novecento si trovava ancora all'interno della chiesa, posto nell'angolo sinistro della facciata, e che poi a seguito della demolizione per motivi statici è stato riedificato a pochi metri dalla posizione originale
La chiesa fù infatti sopraelevata per far posto agli affreschi del soffitto di E. Dall'Oglio e all'organo a canne di Antonio Da Re.
L'interno dell'edificio si presenta con un'unica navata, ( mt. 18.00 x 8.00), ritmata da quattro cappelle degli altari minori e da una nicchia nella quale è alloggiato il battistero. Il presbiterio è separato dalla navata da una balaustra e da una gradinata che conduce all’altare maggiore collocato a ridosso dell’abside.
L'abside a forma poligonale chiude il soffitto a vela del presbiterio e delimita lo spazio riservato all'altare maggiore.
La facciata è caratterizzata da un ritmo tripartito che ritma all’esterno la percezione della navata centrale.
Nei primi anni del 900 sono stati addossati su entrambi i lati, dei corpi accessori aventi funzione di ripostigli e centrale termica.