Sull’altare maggiore della chiesa di San Michele Arcangelo, già esistente nel VIII secolo e modificata nel XIX, si può ammirare la Madonna con Bambino e i Santi Michele Arcangelo e Benedetto di Bartolomeo Neroni detto il Riccio. L’opera, tra i primi esemplari di pale d’altare su tela, fu realizzata dal pittore pisano, ma senese di adozione, nel 1533 e si colloca tra le sue prime opere. Il Riccio ricevette l’incarico dai Monaci dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, sotto la cui pertinenza era entrata la chiesa di Chiusure a partire dal 1527. Al centro c’è la Vergine in trono con in braccio il Bambino dalle forme erculee come anche i paffuti angioletti in alto che sorreggono la corona e il San Giovannino seduto nello scalino più in basso. Tutti i personaggi nella tela sono intenzionalmente quelli legati alla congregazione olivetana e alla chiesa di Chiusure. In occasione delle Giornate FAI di Primavera si presenta il restauro.