CHIESA DI SAN LEONARDO A CASAMAZZAGNO

COMELICO SUPERIORE, BELLUNO

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CHIESA DI SAN LEONARDO A CASAMAZZAGNO
A Candìde di Comelico Superiore c’era una antica cortina, in posizione eminente, con la chiesa di Santa Maria, documentata dall'anno 1186. Accanto ad essa nel secolo XIV la confraternita dei Battuti edificò la cappella di Sant' Antonio Abate. Meno di un miglio più in alto, sul costone, attorniata da verdi prati è possibile vedere la piccola chiesa di San Leonardo afferente alla vicina frazione di Casamazzagno. Tutte queste tre chiese erano dipendenti dalla pieve di Santo Stefano di Cadore, a valle, e fin dal Medioevo furono importanti luoghi di aggregazione religiosa e civile. Sotto il portico di Santa Maria i capifamiglia dei villaggi del Comelico Superiore già nel Duecento misero per iscritto le loro consuetudini e nel febbraio del 1540 deliberarono l’inalienabilità delle quote dei consorzi pastorali. La chiesa di San Leonardo in particolar modo è un importante monumento che rappresenta la memoria storica delle genti del luogo. Si sa che questa chiesa, consacrata il 2 luglio 1548 dal vicario del Patriarca d'Aquileia, venne costruita dal capomastro carnico Nicolò Ruopel del Canale di San Canziano, in sostituzione di un altariolo che già esisteva nel 1422. In occasione della ricorrenza dei 400 anni dalla sua consacrazione, negli appunti di don Francesco Zanderigo Rosolo si legge: “Così sul dorso sporgentesi alle brezze della Val Digon e Val Padola, in faccia ai Longiarin, all’Aiarnola, alla fuga di vette del Tudaio, alle Terze, signoreggiante sulla valle come piccolo maniero, sorse la chiesa di San Leonardo. Veramente non potevano scegliere luogo più suggestivo! Era il punto centrale rispetto alle abitazioni sparse allora sui due versanti; più ancora rispondeva ad uno squisito senso estetico e liturgico: non addossata o dispersa tra le case, ma così sospesa tra cielo e terra, “Domus Domini in vertice montium”. Si immagini allora la costruzione stagliarsi nel cielo turchino di settembre in abito da sposa…” Questa chiesa è sopravvissuta all'ingiuria del tempo e ha conservato dignità e bellezza nonostante i tanti e non sempre felici interventi di modifica e restauro: nel 1774 la costruzione delle due cappelle laterali e, in tempi più recenti, la costruzione della sagrestia, la distruzione del portico, di parte dei contrafforti, dei costoloni e dei fregi interni ed esterni, l'intonacatura delle pareti interne ed esterne, il rifacimento del pavimento in mattonelle, la demolizione del muretto di recinzione del piazzale esterno, sostituito da una recinzione metallica, oggi da una staccionata in legno. E' una chiesa che, dopo essere stata spogliata di tutti i suoi arredi trasferiti nella nuova chiesa del paese ricostruito dopo l'incendio del 1851, alla fine dell'Ottocento ha corso il rischio di essere demolita per lasciare il posto ad un cimitero: si iniziò con l’asportazione del tetto lasciando le volte della chiesa esposte alla pioggia, alla neve e al gelo. Fu davvero provvidenziale e lodevole l'iniziativa di coloro che allora si opposero, raccolsero fondi e si prestarono per la sua riparazione. Alla fine del Novecento la chiesa ha vissuto anch'essa le conseguenze del progressivo e inarrestabile fenomeno dello spopolamento e dell'abbandono della montagna. Solo una quarantina d'anni fa, prima dell'incendio degli antichi tabià posti a monte, il nucleo rurale di San Leonardo rappresentava, uno straordinario esempio di architettura spontanea. A tutt’oggi, non solo per gli abitanti di Casamazzagno ma anche per tanti turisti, è una meta irrinunciabile per ammirare, come da un balcone, tutta la vallata del verde Comelico.
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