Costruita dall’omonima confraternita nel 1521, venne ampliata e abbellita nei secoli XVII, XVIII e XIX. L’ancona dell’altare maggiore fu realizzata dai marmisti Manni. Nella chiesa si perpetua il culto di San Francesco da Paola. Vi è conservato un raro compianto sul Cristo morto in terracotta policroma del XV secolo; numerose tele di autori ignoti, databili tra il XVII e il XVIII secolo ornano le pareti, secondo il modello delle grandi quadrerie venete. Di notevole interesse sono l’organo Bossi del 1836, l’oratorio e il coro ligneo. Il citato "Compianto sul Cristo Morto" in terracotta policroma di fine Quattrocento è commovente opera, avvicinata ora alla produzione di Guido Mazzoni ora a quella di Agostino de Fondulis ed è da porre in relazione con le sculture realizzate dal primo per la Cattedrale di Asti e dal secondo per la Parrocchiale di Palazzo Pignano, di cui conservano alcuni specifici tratti fisionomici ma non la costante qualità altissima del modellato.