La chiesa di origine medievale, è stata ricostruita nella seconda metà del XVI secolo, epoca a cui appartiene la facciata rimasta incompiuta; gli interni sono stati affrescati dai maggiori artisti che operavano in ambito emiliano nella prima metà del '600. Da Sisto Badalocchio per la splendida cupola, al Cavalier Borghese per il catino absidale fino a Lorenzo Franchi e Tommaso Sandrini per la volta. La chiesa è inoltre impreziosita da due teleri di Alessandro Tiarini e da un gruppo scultoreo quattrocentesco rappresentatante il compianto del Cristo morto attribuito al Mazzoni. L'edificio, non diocesano, è a carico da una piccola ed antica confraternita.