La chiesa intitolata al vescovo di Alessandria d’Egitto, San Giovanni Elemosinario (556-617 d.C.), è un gioiello dell’architettura veneziana del’500, difficile da individuare perché priva di facciata e occultata alla vista del passante dalle abitazioni civili ad essa addossate.
Ricostruita dallo Scarpagnino dopo il devastante incendio del 1514 che distrusse gran parte dell’area realtina, è un esempio mirabile di architettura rinascimentale veneziana. La chiesa racchiude un apparato pittorico di grande valore: la pala dell’altar maggiore è di Tiziano e raffigura il Santo eponimo nell’atto di fare la carità a un mendicante.
Nella cappella absidale si trova la pala del Pordenone con i Santi Sebastiano, Rocco e Caterina. Il Pordenone affresca poi anche la cupola con il Padre Eternobenedicente.
Vi sono inoltre importanti opere di L. Corona, dell’Aliense, di D. Tintoretto , C. Ridolfi e G. B. Pittoni.