L’edificio risale al Duecento, ma è stato fortemente rimaneggiato nei secoli successivi, soprattutto a partire dal Seicento. Il convento domenicano, trasformato nell’Ottocento in complesso industriale (fabbrica di liquirizie De Rosa, poi Menozzi), sorge in prossimità di una porta civica, ed è stato eretto al posto di una residenza appartenuta a Federico II di Svevia. Dalla chiesa si accede all’Oratorio del Rosario, con un altare in legno di inizio Seicento realizzato da una bottega veneta.