Il santuario di San Giovanni, nascosto da alberi di ippocastano, si trova lungo una vecchia direttrice viaria oramai in disuso che nel medioevo collegava il versante umbro con quello marchigiano.
La chiesa è absidata e si presenta in un forma molto semplice, contenuta con una facciata spoglia e una piccolissima finestrella in asse con la porta; sulla fiancata sinistra si eleva un esile campanile a vela. All’interno presenta un ciclo di affreschi manieristici, di impianto monumentale e di memoria michelangiolesca, datati 1550. In questa chiesa si conserva come oggetto di culto un pezzo di albero di quercia dove la tradizione voleva essere apparso San Giovanni a una giovinetta. La scultura di San Giovanni datata 1548 e coeva alla decorazione parietale, recentemente trasportata per motivi di sicurezza nella chiesa parrocchiale di San Nicola a Boschetto, è stata attribuita da Vittorio Sgarbi allo scultore Romano Alberti, detto Nero, di Sansepolcro nato negli ultimi anni del '400.