La pieve originariamente era intitolata a santa Maria ad Sciatam o Ischiatam, è una delle più antiche del territorio chiantigiano, nota fin dall'XI secolo.
Nell XIII secolo si trovò infatti sul confine "rovente" tra Siena e Firenze e venne saccheggiata dai Fiorentini. Probabilmente a seguito di questi eventi tutto il complesso plebano venne fortificato e tutt'oggi di quelle fortificazioni si conservano due massicce torri.
La chiesa ha una pianta ad unica navata, con un possente campanile a torre che faceva parte delle strutture fortificate del complesso.
In origine però l'aspetto doveva essere diverso. Sul muro esterno della fiancata sinistra sono ancora visibili tre archi a tutto sesto, ora tamponati, impostati su pilastri quadrangolari privi di decorazioni e che sono la dimostrazione che in passato la chiesa dovesse avere più navate.
La struttura delle torre campanaria, originariamente aperta con un grande arco posto sopra il tetto della chiesa, mostra abbastanza chiaramente la sua origine militare. Un'altra struttura militare, probabilmente il cassero, è da identificarsi con la massiccia costruzione incorporata nella casa canonica che mostra strutture due-trecentesche.