Nel centro storico di Alessandria, la Chiesa di San Giacomo fu costruita nel 1391 in seguito alla vittoria degli alessandrini contro le truppe francesi. Sebbene il corso dei secoli abbia modificato l’originario edificio trecentesco, è rimasto intatto il valore devozionale degli abitanti, manifestato anche con numerosi ex voto.
La costruzione della chiesa di S. Giacomo della Vittoria ricorda un fatto d’arme glorioso: la vittoria riportata alle porte di Alessandria il 25 luglio 1391, giorno di San Giacomo, dagli Alessandrini e dalle truppe di Gian Galeazzo Visconti, guidate dal condottiero veronese Jacopo Dal Verme, che sconfissero l’esercito francese guidato da Giovanni III d’Armagnac che aveva assalito la città. Il bottino fu utilizzato, in parte, per la costruzione della chiesa, che fu chiamata, appunto, della Vittoria.
Iniziata nel 1392 e conclusa all’inizio del XV secolo, nei secoli è stata oggetto di interventi che ne hanno snaturato l’originaria struttura che, inglobata nella trasformazione sette-ottocentesca, fu anche destinata a utilizzi diversi e impropri (fu caserma, magazzino e ospedale). Oggi si presenta ad aula unica con volta a botte e abside poligonale. Le pareti perimetrali sono scandite da tre pilastri marmorei, mentre la volta abbonda di motivi decorativi sia ad affresco che in cornici di stucco dorato, riconducibili agli anni '50 e '60 dell'Ottocento. Restano pochi elementi della costruzione originaria, tra cui un affresco di fine Trecento con la Madonna del Latte, attribuito al pittore lodigiano detto Maestro di Ada Negri. Fulcro devozionale è però la statua lignea della Madonna Addolorata, settecentesca, splendidamente intarsiata e dorata.
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