CHIESA DI SAN GAUDENZIO

BACENO, VERBANO CUSIO OSSOLA

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CHIESA DI SAN GAUDENZIO
I primi documenti che testimoniano l'esistenza di una primitiva cappella, risalgono ai primi anni del 1000. Infatti il Bascapè, vescovo di Novara dal 1593 al 1615, nel suo libro "Novaria Sacra", evidenzia un documento circa l'esistenza in Baceno di una "cappellam" donata ai canonici di s. Maria di Novara da Gualberto, vescovo di Novara dal 1032 al 1039. La cappella a pianta rettangolare era ubicata ove attualmente vi è il presbiterio. Costruita in romanico lombardo, fu dedicata a S. Gaudenzio, primo vescovo di Novara (337-417). Il primo ampliamento va collocato fra il XII e il XIII secolo. Non essendovi spazio sufficiente, fu mutato l'orientamento, nord-sud, edificando quella parte che oggi è la navata centrale (comprese le due navatelle) e la facciata romanica compresa fra le due lesene. Nel 1326, ove era situato l'accesso alla primitiva cappella, il chierico Signebaldo de Baceno figlio di Giacomo eresse la cappella della Madonna. immagine ingrandita Chiesa di San Gaudenzio - Vista Frontale (apre in nuova finestra) Diffondendosi sempre più il cristianesimo fra le genti di Antigorio, si avvertì la necessità di un nuovo ampliamento e di un abbellimento della chiesa con l'aggiunta delle attuali navate laterali. L'occasione fu data nel 1486 dal matrimonio di Bernardino de Baceno, valvassore imperiale di Antigorio e Formazza, con la nobildonna Ludovica Trivulzio, figlia di Antonio Trivulzio, rappresentante del duca di Milano in Ossola. Verso la fine del XV secolo fu dato inizio ai lavori per la costruzione delle navate laterali evidenziando così lo stile Gotico, e contemporaneamente ebbe inizio la stesura degli affreschi che furono completati solo nel 1542 con la grande Crocifissione sulla parete di destra del presbiterio. A partire dall'ultima decade del Cinquecento, in conseguenza delle nuove norme dettate dal Concilio di Trento, l'interno della chiesa fu soggetto a nuovi interventi tali da modificarne sensibilmente la struttura, col conseguente risultato che il Barocco venne ad aggiungersi al Romanico ed al Gotico.All'ingresso si evidenzia l'ampiezza della chiesa basilicale a cinque navate, divise fra loro da quattro serie di diverse colonne. Il pavimento in notevole salita è formato da lastroni di serizzo. Il dislivello fra l'inizio della navata e la base dei gradini del presbiterio è di circa 90 centimetri. Le navate laterali, sono formate da 10 crociere affrescate. Oltre all'imponente ciborio che costituisce l'altare maggiore, si possono ammirare altri sette altari laterali dedicati rispettivamente a: san Rocco, san Giovanni Battista, santa Vittoria, Beata Vergine Maria, san Pietro, sant'Antonio abate e san Carlo Borromeo. In fondo alla navata di levante si può ammirare il cinquecentesco Battistero costituito da un piedistallo in marmo bianco di Crevoladossola sormontato da un ciborio ligneo contenente la vasca battesimale. A ponente della chiesa nel 1628 fu eretta la cappella della confraternita del Ss. Sacramento, oggi adibita a cappella invernale e destinata a custodire il Santissimo Sacramento. Il campanile del 1522, alto ben 50 metri, la sagrestia 'nuova' e il coro ligneo dietro l'altare maggiore, databili verso la fine del secolo XVII. Completa l'architettura della chiesa il bellissimo organo di fabbricazione svizzera-vallesana degli organari Carlent e Walpen risalente alla prima metà dell'800.
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