Citata per la prima volta dalle fonti storiche nel 1334 insieme al convento annesso, la struttura si compone di un insieme di stili e forme tardomedievali, rinascimentali e barocche, in seguito ai numerosi restauri che si sono succeduti nel tempo. Salendo la scalinata, custodita dallo sguardo vigile di due leoni posti su alti basamenti, si accede al ricco portale romanico sul quale campeggia un rosone cinquecentesco. Al centro spiccano gli stemmi delle famiglie dei Cantelmo e dei Carafa sormontati dai simboli dei Quattro Evangelisti. La facciata quattrocentesca presenta un rialzo di epoca barocca, eseguito dopo il sisma del 1688, raccordato al primo piano per mezzo di volute laterali. La superficie è ravvivata da nove statue di santi disposte in ordine sparso. In alto, al centro è la statua di San Giorgio a cavallo nell'atto di trafiggere il drago, un omaggio alla famiglia Cantelmo. Ai lati del portale, i due Santi francescani più popolari, San Francesco e Sant'Antonio da Padova, protettori della chiesa. All’interno della chiesa, notevoli sono un affresco della Pietà databile al XV secolo e un paliotto in maioliche blu e giallo zafferano di Castelli.