Un solo complesso architettonico con una pluralità di aspetti e di caratteristiche:la costruzione originaria risale ai secc. XIII-XIV, mentre il portico d'ingresso venne aggiunto in seguito per volere dei Malatesta. Il convento fu ricostruito nel 1700, in quanto si presentava in condizioni degradate; il progetto è stato attribuito da alcuni studiosi a Luigi Vanvitelli. Si tratta di un edificio severo, con un vasto cortile e un grandioso scalone a doppia rampa. Anche la chiesa medievale dovette essere ricostruita nell' Ottocento: fu trasformata in maestose linee neoclassiche dall'architetto fanese Arcangelo Innocenzi. Il terremoto del 1930, però, la lesionò a tal punto che fu indispensabile demolirne la copertura: ancora oggi l'edificio si presenta così, una grande costruzione a cielo aperto. Nel sottoportico sono visibili le tombe di Paola Bianca Malatesta, in stile tardo-gotico, e quella rinascimentale di Pandolfo III, commissionata dal figlio Sigismondo a Leon Battista Alberti.