Prima sede dei francescani a Parma, venne edificata nel XIII sec. Divenne una delle chiese più importanti della città, tanto che le più prestigiose famiglie nobili la scelsero come proprio luogo di sepoltura: si pensi alle famiglie Arcimboldi, Terzi, Rossi, Sanvitale, Meli Lupi e Aldighieri. In questo convento sono stati avviati alla vita religiosa francescana personaggi s come fra' Salimbene de Adam, uno dei maggiori cronisti del Medioevo. Divenne anche sede di uno Studium Generale. Vi insegnò il teologo Bartolomeo Mastri da Meldola. In fase di costruzione notevole attenzione venne data alla numerologia simbolica e alla posizione della chiesa rispetto alla città. Se si congiunge con una linea teorica l'affresco di san Francesco situato all'interno del battistero con il centro del battistero stesso e si prolunga questa linea all'esterno, giunge davanti all'entrata di San Francesco del Prato. In seguito alle soppressioni napoleoniche la chiesa divenne il carcere cittadino.