Gioiello dell’arte gotica italiana, venne edificata nel XIII secolo e fu la prima sede dei francescani a Parma. Divenne una delle chiese più importanti della città: le più prestigiose famiglie nobili la scelsero come proprio luogo di sepoltura. In questo convento sono stati avviati alla vita religiosa francescana personaggi come il beato Giovanni Buralli, sesto Ministro generale dell'Ordine, e fra' Salimbene de Adam, uno dei maggiori cronisti del Medioevo. Il convento minoritico divenne anche sede di uno Studium Generale. Vi insegnò il teologo scotista fra' Bartolomeo Mastri da Meldola.
In fase di costruzione (1250-) notevole attenzione venne data allo studio delle proporzioni e alla loro simbolica, alla posizione della chiesa rispetto alla città e in particolare al Battistero di Parma.
In seguito alle soppressioni napoleoniche, i frati vennero cacciati e la chiesa venne spogliata, deturpata e trasformata, con l'annesso ex convento, in carcere cittadino. Ora è inaccessibile e versa i