Nel 1718 il comune di Sant’Elpidio a Mare accordò alla Congregazione dei Filippini di Fermo di insediarsi in città. La chiesa iniziale fu trasformata in oratorio, grazie all’architetto Valadier, con una graziosa forma di tempietto neoclassico quadrato e colonnato. Eretta nel 1789 e consacrata a San Filippo Neri è annessa al convento dei Filippini. Ha la facciata spartita da paraste doriche, mentre l’interno è a navata unica, solennemente ornato da lesene e strutture in finto marmo, mentre il soffitto è abbellito da tempere del Gavardini. Di ottima fattura il coro, l’organo (un Callido autentico), la splendida sagrestia e la cappellina laterale a pianta greca. Curiosità: nell’ultimo altare sulla destra è ancora aperto un varco sotto la tela a ricordo della caduta di una bomba di aereo durante la ritirata tedesca, rimasta inesplosa per l’intervento, così la devozione popolare, del Patrono.