La chiesa in forme monumentali, venne costruita dopo il terremoto del 1783, su modello di quella più antica da architetti monteleonesi, con unica navata. Presenta decorazioni a motivi classici in fine stucco e conserva altari a tarsie marmoree provenienti dall’antica chiesa e ricomposti. Sull’altare maggiore spicca una preziosa icona in bronzo dorato, opera dello scultore calabrese Alessandro Monteleone, entro la quale è collocato il “Quadro” di San Domenico, opera di Paolo di Ciacio figlio illegittimo di Antonello da Messina. Da ammirare anche un fine coro ligneo risalente al 1765, opera di Tommaso Mancini scultore napoletano e allievo di Giuseppe Sammartino.