Il convento si ritiene terminato verso il 1259, anche se nel corso dei secoli, ha subito diverse aggiunte e manomissioni. Addossato al lato sud della chiesa c’è il primo chiostro, detto dei defunti, per la presenza di numerose sepolture di nobili pistoiesi, affrescato da Sebastiano Vini nel 1596 con le storie di S. Domenico. Alla prima metà del’ 300 risale il secondo chiostro, rimasto incompleto e affrescato ai primi del XVII sec. con storie della Maddalena. Al 1512 risale la costruzione di un terzo chiostro finanziato dal domenicano Fra Paolino da Pistoia. L’interno della chiesa a croce latina, mantiene l’austerità originaria, nonostante le manomissioni sei-seicentesche. L’architetto pistoiese Jacopo Lafri, fu incaricato della progettazione dei monumentali altari in pietra serena, dieci lungo le pareti laterali e due, entrambi di patronato Rospigliosi sulle testate del transetto. In origine le pareti interne erano decorate da affreschi,pitture che spariranno con le aggiunte barocche.