CHIAMATA LA CAPPELLA SISTINA DI BRESCIA PER LO STUPEFACENTE CICLO DI AFFRESCHI E LA PRESENZA DI UN GIUDIZIO UNIVERSALE. NEL REFETTORIO CONVENTO SI AMMIRA L'ULTIMA CENA DEL ROMANINO. La chiesa e il relativo monastero vengono fondati nella seconda metà del Quattrocento dai Gesuati. Fra la prima e la seconda metà del secolo i Gesuati fondano una lunga serie di conventi in tutta Italia, ad esempio a Milano, Roma, Livorno, Piacenza, Cremona e altre ancora, fra cui la stessa Brescia. La data di apertura del cantiere è collocabile nel 1467. La costruzione del monastero è strettamente legata al nome della nobile famiglia bresciana dei Martinengo, che donano ai Gesuati il terreno su cui realizzare il complesso. Altre donazioni avverranno fra il 1467 e il 1468, aumentando l'estensione del fondo a disposizione dei monaci. Al '500 risalgono gli affreschi di Benedetto da Marone. Nel'600 venne ampliata dal Bagnadore.