Inizialmente intitolata a Santa Maria Veterana, la chiesa di San Benedetto è un edificio medievale di grande interesse. Ad essa, tra XI e XII secolo, fu annesso il convento delle “monache nere”, largamente beneficato dal reggente normanno Goffredo e dalla moglie Sichelgaita. Nel 1877 la chiesa divenne sede della parrocchia vicariale e dal 2001 è una rettoria accorpata alla cattedrale. Dell’antico complesso, più volte rimaneggiato, restano chiesa, campanile e chiostro. A sud del campanile, esempio di stile romanico lombardo, si apre il portale d'ingresso originario con un architrave recante scene di caccia, rappresentanti la lotta contro il male. L’interno è articolato in tre navate scandite da colonne con capitelli corinzi e figurati, di cui quella centrale è coperta da quattro cupole in asse. Il chiostro ha pianta rettangolare e ambulacro porticato con colonnine e capitelli bizantineggianti. Poco rimane degli affreschi che ornavano le pareti, provenienti da differenti fasi decorative.