La Chiesa di S. Flaviano nel minuscolo abitato di Tavolero, nel comune di Rocca S. Maria (TE) ed ora quasi del tutto disabitato, può essere considerata l'esempio più interessante e caratteristico del territorio dei Monti della Laga. La chiesa presenta una tipologia ad aula unica con coro quadrato; il portale è posto sul fianco sud e quindi non in asse con il coro, a est, mentre la copertura a falde si sviluppa nella direzione nord – sud.
Le prime notizie sull'edificio risalgono al 1324 (Rationes Decimarum Italiae, Teramo II decime dell'anno 1324); dalle Visite Pastorali, dal 1583 al 1908, emerge che l'edificio presentava una tipologia ad aula unica con coro quadrato, con la presenza di due ingressi e con il campanile posto sulla facciata principale a ovest. Inoltre, la Visita del 1583 ci riporta le dimensioni dell'edificio pari a diciotto passi per undici passi e mezzo: tali misure coincidono con quelle della mappa catastale del 1939, ma non risultano congruenti con lo stato attuale. Infatti, nel 1942 la chiesa ha subito una pesante e indebita manomissione che ne ha modificato completamente l'assetto originario con la distruzione della facciata principale, il ridimensionamento del corpo di fabbrica lungo l'asse est – ovest, la costruzione di un nuovo campanile e il cambiamento del verso delle falde del tetto, nonchè la costruzione di un muro divisorio. Unica in tutto il territorio dei Monti della Laga, la chiesa presenta sui prospetti esterni una cornice basamentale in arenaria – diffusa nelle chiese benedettine di Abruzzo e Molise - che disegna l'intero perimetro e che, nella facciata sud, sale a formare il profilo del portale, caratterizzato da mensole a gola diritta scolpite con fregi vegetali. Le monofore hanno motivi simili ad altri esempi già studiati sui - archivolto monolitico strombato, stipiti in conci strombati, davanzale a coda di rondine - ma con particolari più raffinati. I conci degli stipiti sono scolpiti con motivi vegetali, floreali e geometrici e accuratamente rifiniti con il nastrino. Sull'archivolto di una monofora è anche posta una iscrizione con il nome probabilmente di Magister Mactheus , resa tuttavia poco leggibile, dall'erosione superficiale dell'arenaria: non si hanno elementi per stabilire se questo elemento sia originale o un pezzo di reimpiego. All'interno della chiesa, un grande arco a tutto sesto separa l'aula dal coro, poggiando su mensole scolpite con decori vegetali di impronta cinquecentesca.