San Defendente offre una straordinaria vista sul lago, da Lovere a Monte Isola alla sponda meridionale, e sulla Corna Trentapassi, l’imponente e ripida montagna che domina la sponda bresciana. Documenti a partire dal 1574 attestano lasciti per la costruzione o il rinnovamento dell’edificio, che venne custodito nei secoli da laici dimoranti nella struttura annessa alla chiesa. La chiesa è canonicamente orientata con la facciata a ovest e il presbiterio a est (inglobato nelle strutture residenziali); sul lato destro si alzano il campanile e la sacrestia. In facciata quattro pilastri in conci bugnati di arenaria di Sarnico delimitano la porta fiancheggiata da due finestre con una tripartizione che ricorda il prospetto di San Rocco a Riva di Solto. È probabile che la struttura corrispondesse originariamente a un portico destinato ad accogliere i viandanti. L’interno spoglio presenta una navata coperta da un tetto ligneo e il presbiterio coperto da una volta a botte. L’unico altare di marmo nero di Riva con intarsi policromi, come la predella, è databile al Seicento. L’oratorio è stato spogliato della pala da un recente furto: la tela, una Madonna col Bambino fra i santi Defendente e Francesco, venne realizzata nel 1632 per intervento della famiglia Foresti.
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