Intitolata a Sant’Antonio dalla metà dell’800, secondo la tradizione la chiesa fu edificata agli inizi del XIII secolo, in seguito al passaggio di San Francesco in pellegrinaggio al santuario dell'Arcangelo Michele sul Gargano. Fu affiancata da un convento francescano, di cui oggi restano tracce di murature, una cisterna ed un calco di campana, visibili nell’adiacente area archeologica delle Terme romane di Histonium. Una fase importante della storia della fabbrica risale al XVIII secolo, quando nel contesto di più ampie operazioni di revisione e adeguamento ai nuovi gusti di tutte le chiese cittadine, anche quella di Sant'Antonio mutò il suo stile dal romanico al barocco. L'edificio ha un impianto ad aula unica, con cappelle laterali e copertura voltata. Molto interessante è la facciata rustica in mattoni, dove spicca il portale tardoduecentesco in pietra, attribuito allo scalpellino locale Ruggero De Fraginis. Vi è conservato un crocifisso ligneo policromo, opera di Giacomo Colombo.