La progettazione della chiesa venne affidata all'architetto comasco Gio Antonio Delfrate, che per essa si ispirò alla barocca basilica di Santa Maria delle Vigne di Genova; la costruzione ebbe inizio nel 1772 e terminò nove anni più tardi, nel 1781; tuttavia, la nuova chiesa venne consacrata soltanto nel 1801 e dedicata non più a san Bartolomeo, ma a Nostra Signora Assunta.
La chiesa di Nostra Signora Assunta è in un sobrio stile barocco ed è a salienti. Essa è suddivisa in due fasce sovrapposte da un alto cornicione: in quella inferiore si trovano i tre portali, dei quali il centrale è più alto e più largo, intervallati da coppie di lesene; lo schema delle lesene continua anche nell'ordine superiore, che però al centro presenta una finestra rettangolare chiusa da una vetrata policroma raffigurante l'Assunta; la facciata termina in alto con un frontone triangolare. Ai lati della facciata vi sono i due campanili gemelli ottocenteschi, che raggiungono un'altezza di 47 metri. Il campanile destro ospita un concerto di 5 campane in re¿³ fuse dalla fonderia Barigozzi. All'incrocio tra il transetto, la navata e l'abside, si eleva la cupola, con tamburo in cui si aprono finestroni rettangolari intervallati da lesene corinzie e lanterna.
Nella chiesa si trovano due organi a canne. Sulla cantoria in controfacciata, racchiuso entro una cassa lignea riccamente decorata con sculture e dorature, si trova l'organo maggiore, costruito nel 1896 da Carlo Vegezzi-Bossi secondo i dettami della riforma ceciliana. Lo strumento, a trasmissione pneumatico-tubolare, ha 33 registri su due manuali e pedale.