La Chiesa del Carmine in origine era dedicata ai Santi Donato e Rocco. Nel 1561 assunse l'attuale nome per la concessione della stessa ai carmelitani che la ingrandirono e la dotarono di un convento. Nel 1653 la chiesa fu aggregata all'Arcipretura in seguito alla soppressione del convento carmelitano con la Bolla pontificia del 1652. All'esterno lungo le mura vi era un percorso di Via Crucis. Nella facciata di marmo sovrastante il portone di ingresso vi è l'effigie del fauno, simbolo della Città di Contursi Terme, in quanto l'Universitas ottenne il diritto di jus patronato sul convento. All'interno si possono ammirare le tombe dei Parisani, marchesi dell'epoca, diversi affreschi, quadri antichi e iscrizioni marmoree. La chiesa è composta di un'unica navata che termina con un'abside a pianta quadrata. Nelle pareti laterali sono rappresentate raffigurazioni a tempera di ben 12 Sibille. Una pala raffigura la Madonna del Carmelo commissionata dal celebre giureconsulto contursano Paolo Pepe, Gran Giudice della Vicaria del Regno di Napoli. L'abside è affrescata con dipinti seicenteschi raffiguranti il Paradiso opera di Innocenzo Gentile e Carmine de Matina.