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La chiesa di ‘Gesù e Maria' è un antico tempio ubicato nella parte bassa di via Dafnica, in prossimità del Collegio Santa Venera. Il sacro tempio, più noto agli acesi come chiesa di San Mauro, è stato oggetto, in questi ultimi anni, di accurate opere di restauro sia esterne (al tetto) sia interne così da consentire la riapertura del tempio, in occasioni particolari. Tutto ciò è stato possibile, grazie alla generosità dei Cavalieri del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio' a cui la chiesa è stata affidata in tempi recenti (anno 2018) dal vescovo mons. Antonino Raspanti .
L'antica chiesetta fu fondata intorno al 1640 da una antica Congregazione che aveva lo stesso nome e dopo il forte terremoto del 1693 fu riedificata con le rendite della stessa Congregazione intorno al 1710. Al culto della di Santa Venera è in gran parte legata la storia di questa chiesetta: nel lontanissimo 1651, infatti, vi furono accolte le reliquie della Santa che, al rientro da Ascoli Piceno, ove la tradizione iconografica colloca il martirio, furono poi condotte nella odierna ‘Cattedrale' della città. Tale evento è rievocato ogni anno, il 19 luglio, con una devota processione delle reliquie verso la Cattedrale. Nella chiesa di Gesù e Maria si onora anche S. Espedito, patrono minore della Città, rappresentato in un piccolo quadro e in una pregevole statua di legno di I.C. Ganzirri.
La chiesa, a sviluppo longitudinale, rettangolare ad aula, si conclude con una pseudo-volta a botte lunettata e presbiterio sopraelevato definito da una pseudo-volta a crociera. L'aula e il presbiterio sono separati da due paraste aggettanti concluse dall'arco trionfale. Lateralmente al presbiterio un piccolo vano quadrato è adibito a cappella con solaio piano. Quest'ultimo spazio è direttamente collegato, attraverso un vano arcato, al locale sacrestia delimitato da una volta a crociera. Infine allo spazio della cantoria, superiormente al vestibolo, vi si accede per una scala posta nell'annesso convento. La facciata, sia pur nella sua semplicità, presenta nella conformazione del campanile elementi di stile orientale. L'interno è impreziosito da una pala nell'altare maggiore attribuita a Giacinto Platania, tra i maggiori pittori siciliani del barocco. Altre tele sono di Giuseppe Grasso Naso (allievo di P.Paolo Vasta). Esse raffigurano il "Reperimento della Croce", la "Presentazione di Gesù al Tempio" e la "Presentazione di Maria al Tempio". Questo pittore è interprete di un'arte volutamente diversa da quella del Vasta, perchè riformulata sia attraverso il recupero della vivace inventiva dei maestri del Seicento e sia attraverso una più particolare attenzione alla figura umana.
I visitatori saranno accolti dai Volontari FAI e dagli Apprendisti Ciceroni davanti l'ingresso, lungo la via Dafnica, e visiteranno l'interno della struttura. Durante le GFP verranno organizzate delle performance artistiche e culturali da parte di artisti locali e da parte degli stessi Apprendisti che si esibiranno per l'occasione. La chiesa, dopo essere stata chiusa a lungo, ha riaperto ai battenti nel 2020, in prossimità deifesteggiamenti di Santa Venera. Storicamente, infatti, essa è legata all'accoglienza delle venerate reliquie della Santa Martire. Il ricordo di quella prima processione si è perpetuato anno dopo anno. A conclusione delle opere di restauro, non si voleva far passare inosservata la solenne riapertura della chiesa di ‘Gesù e Maria'ed è stata organizzata una cerimonia con il trasporto delle reliquie dalla Cattedrale. I solenni festeggiamenti in onore di Santa Venera sono stati, infatti, come ogni anno preceduti, da alcune giornate dedicate al "peregrinare" delle sacre reliquie.
Volontari FAI, Apprendisti Ciceroni