La chiesa di San Claudio sul colle di Castiglione Alto è stata edificata tre volte sulla sommità del Colle che sovrasta Castiglione. Nulla resta della prima chiesa, distrutta dai Savoia con il vicino castello nel 1628. La successiva costruzione edificata nel 1646, in stile barocco, durò fino al 1906, quando, ormai prossima alla rovina, venne recuperata, rimodernata ed ampliata dal prevosto Don Marucco assumendo le eleganti linee neogotiche lombarde attuali. I fondi necessari vennero raccolti grazie alla fiorente industria locale del miele, promossa a questo scopo da Don Marucco, che annoverava tra i clienti anche Papa San Pio X. Nel 1947, quando venne edificata l'attuale chiesa parrocchiale dei Santi Claudio e Dalmazzo, la Chiesa di San Claudio venne gradualmente abbandonata; ceduta infine dalla Curia al Comune, versa oggi in stato di grave abbandono, nonostante che al suo interno conservi ancora l'altare maggiore barocco e la balaustra, manufatti di rara bellezza interamente realizzati nell'ormai introvabile calcare di Gassino. Sul Sagrato sorge la Statua del Cristo Redentore, realizzata nel 1901 per celebrare l'avvento del nuovo secolo, alta 8,5 metri e visibile anche dai paesi vicini.