La Basilica dello Spirito Santo, ora affidata alla comunità romena ortodossa, venne realizzata dal re Teoderico (493-526) nel quartiere goto, definito ariano, dal nome della dottrina del monaco cristiano Ario (256-336), di cui Teoderico era seguace. La basilica con funzione di cattedrale, era dedicata alla Resurrezione. Accanto sorge il Battistero, appunto “degli Ariani”. Compare nella raffigurazione della città nel mosaico in Sant’Apollinare nuovo. A metà del sesto secolo, passata al vescovo venne intitolata a San Teodoro e il Battistero a Santa Maria, detta in Cosmedin. Secondo una nota leggenda qui avvenne il miracolo dei vescovi colombini: lo Spirito Santo sotto forma di colomba si posò sul capo del designato a succedere al proto-vescovo Apollinare. Il miracolo si sarebbe ripetuto ben undici volte; da qui l’intitolazione della basilica. A pianta longitudinale, divisa in tre navate, con abside semicircolare, antistante un portico cinquecentesco. Fu restaurata nel 1986.