Poco fuori Venosa, sulla collina di Montalbo, sorge una chiesetta dedicata alla Madonna, affiancata da un altro piccolo edificio in pietra, un tempo parti di un monastero femminile benedettino “extra moenia” di origine medievale. La fondazione del convento, di cui sono state rinvenute le fondamenta, risale attorno al 1032, per opera di Risperga, che si fece monaca dopo la morte del marito. Nella chiesetta è venerata una statua in muratura e gesso, opera del XVI-XVII sec., della Madonna con Bambino, che viene festeggiata il lunedì di Pasqua. Verso la fine del XVI sec. le monache abbandonarono il convento, edificando un nuovo monastero entro le mura della città. Abbattuto nella seconda metà del Novecento, di esso restano poche testimonianze: elementi architettonici di altari smontati, foto della fase di abbattimento e piastrelle di ceramica policrome con l’effige di S. Benedetto del secolo scorso, utilizzate come numero civico delle abitazioni appartenenti alla parrocchia del monastero.