Il santuario della Madonna del Monte, citato nella bolla di Papa Lucio III del 1183 come “Monastero di Santa Maria de Cornu” sorge in area extraurbana, a 7 km da Salandra, all’interno di un ampio spazio verde con querce secolari e uliveti. Nel corso dei lavori di ristrutturazione della chiesa e dell’area antistante sono emerse le testimonianze materiali di una civiltà antica che ha frequentato l’area tra l’età del Ferro e l’età ellenistica. Ciò che oggi rimane visibile è l’edificio religioso altomedievale, ampliato nel 1800, dedicato alla Vergine. A navata unica rettangolare, con volta a botte lunettata, conserva parte dell’affresco absidale di stile bizantino e, in prossimità dei pilastri, i lacerti pavimentali della pima fase di costruzione. La facciata è decorata da un portale in mattoni e da un campanile a “cavaliere”. Gli scavi archeologici condotti sul lato esterno della chiesa hanno messo in luce i resti di un'altra chiesa, di minori dimensioni, coeva all’edificio principale.