La chiesa sorse per volontà dei Confratelli Turchini o Blu come ex voto per il fatto che La Morra non fu toccata dalla peste. San Rocco è appunto il protettore degli appestati. Ebbe una costruzione travagliata tra il 1723 e il 1750, anno in cui fu terminata. Il disegno non fu eseguito totalmente: il corpo della fabbrica fu troncato per non impedire la vista della parrocchiale che s’innalza a pochi metri. In effetti, la geometria della piazza ne ha guadagnato: le due facciate delle chiese sono poste su due pareti ortogonali, mentre la terza parete è costituita dal palazzo comunale. La chiesa presenta una facciata barocca con un pregevole portone di legno intagliato. L’interno, a navata unica che s’allunga nell’abside, custodisce la pala dietro l’altare con la Vergine e San Rocco e veduta settecentesca di La Morra del Pittore di Mondovì. La volta a cupola affrescata da Pietro Paolo Operti di Bra, illustra la gloria di San Rocco.