La Chiesa di Santa Maria del Soccorso (detta Badiola per distinguerla dalla Badia Grande di Santo Spirito) e l'annesso Monastero (fondato sotto la regola del terz'ordine francescano) furono edificati ad Agrigento nel 1529 su iniziativa ed a spese del sacerdote trapanese Fabrizio Rizzo del Terz'ordine francescano.
Da allora la piccola Badia accolse molte giovani che intendevano consacrare la vita a Dio nello spirito del francescanesimo. La chiesa è ad unica navata e custodisce belle tele, alcune delle quali provenienti dalla Chiesa di San Michele, che è stata danneggiata dalla frana del 1966 e poi è stata abbattuta. Tra le opere più importanti segnaliamo innanzitutto la più grande, che rappresenta San Michele Arcangelo.
Molto bella un'opera che raffigura la Madonna tra San Francesco e Santa Chiara e altre due che hanno come soggetto l'Addolorata e San Giovanni Evangelista. All'interno da vedere sono anche sono gli altari, tra i quali quello del Crocefisso. etto ligneo dipinto, attribuito agli stessi artisti che eseguirono quello della Cattedrale di San Gerlando, fu sostituito, probabilmente nel Settecento, da una volta a botte con lunette, che è stata demolita nel corso di lavori di restauro.