Data la presenza di fertili terreni di proprietà di famiglie agiate, la contrada di Altarello divenne meta dei frati Cappuccini, poichè vi trovavano abbondante questua per i loro conventi.
Essi si stabilirono nel cosidettto «Ospizietto» certamente tra la metà del 1600 e il 1700.
L'edificio, che ancora oggi si osserva lungo la via Altarello, serviva come centro di raccolta di tutti i prodotti della terra e poiché la presenza dei Cappuccini si fa sempre più consistente per la fertilità della terra e la prodigalità dei proprietari, verso la metà del 1800, essi pensano di aprire una chiesuola attaccata al loro Ospizio per consentire ai massari e alla popolazione agricola tutta l’osservanza dei precetti della chiesa, dato che le case di villeggiatura dell’agiata borghesia avevano tutte l’oratorio privato.