Si tratta di una piccola cappella gentilizia dedicata all'Assunta contenente un pregevolissimo gruppo scultoreo in marmo che orna l'altare maggiore, sono raffigurati due angeli genuflessi e adoranti la Vergine Assunta. Il gruppo scultoreo è attribuito ad Angelo Marinali ( lavorò a Venezia, Stra, Vicenza, Verona) ed è registrato nei beni della proprietà dal 1748-50 (la posa della prima pietra dell'edificio invece è del 1724); prima infatti era destinato alla villa di Mira Taglio assieme alle altre cinquanta opere commissionate dalla famiglia Labia allo scultore, ad oggi è l'unica sopravissuta di tutte queste.
L'oratorio con l'annessa villa padronale e le antiche stalle versano in totale stato d'abbandono a seguito della morte degli ultimi proprietari, numerosi crolli hanno già interessato la barchessa e l'ultimo piano della casa. Vista l'importanza del sito e il fortissimo legame con la città ed i suoi abitanti si vuole preservarlo dalla scomparsa prima che ulteriori cedimenti possano interessare anche l'oratorio e distruggere per sempre un capolavoro della scultura veneta del Settecento.