CHIESA DEL SS. ROSARIO

GRUMO APPULA, BARI

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CHIESA DEL SS. ROSARIO
La chiesa della Madonna del Rosario è una delle più belle chiese situate nel centro storico di Grumo Appula, (Ba) anticamente intitolata a Santa Maria Annunziata, e fu edificata sul finire del XV secolo. Nel 1584 presumibilmente fu istituita la confraternita da come si deduce da una annotazione storica di sepoltura di un confratello nella chiesa del "Rosario". La chiesa subì lavori di ammodernamento nel 1638 e, nel 1716, risulta dotata di cinque altari e due sepolcri confraternali sotterranei in sacrestia. Intorno al 1750 fu ristrutturata e dotata di tre nuovi altari (eseguiti da Giuseppe de Grecis di Bari), di cantoria (opera di Donato e Andrea Nicolò) e di organo (realizzato da Pietro De Simone) quest'ultimi ancora visibili in controfacciata. Fu oggetto di ulteriori lavori tra la fine dell'ottocento e gli inizi del secolo successivo in particolare le decorazioni a tempera che impreziosiscono l'interno della chiesa , questa presenta un prospetto ottocentesco, con tetto a due falde e rivestimento a fasce orizzontali intonacate. Il prospetto è decorato da due lesene laterali con capitelli ionici che inquadrano il portale di ingresso coronato da un timpano mistilineo, in asse un'ampia finestra ad arco ribassato e più su un oculo circolare sottolineato da un archetto pensile. L'interno, ad aula, è diviso in due spazi da un arcone poggiante su due pilastri incassati nelle pareti laterali, decorati da coppie di Isene con capitelli corinzi dorati. La zona prospicente la porta d'ingresso, riservata ai fedeli, è coperta da una cupola ribassata dipinta a grottesche e figure angeliche fine XIX secolo e ospita due degli altari realizzati dal de Grecis dedicati all'Annunciazione e all'Addolorata con pregevoli icone in stucco di gusto rococò, caratterizzate da volute sulle quali poggiano due pire o acroteri, elementi derivati dalla decorazione plastica partenopea del XVIII secolo. La zona presbiterale, è coperta da una volta a botte, al centro della quale è dipinta " la Cacciata dal paradiso terrestre" ed ospita l'altare maggiore dedicato alla Madonna del Rosario, la cui effige si trova sulla tela sulla parete di fondo, firmata da Domenico Carella XVIII secolo. Completano l'apparato decorativo del presbitero una grande corona in legno dorato posta sotto la finestra circolare che si apre sulla parte di fondo e quindici tele ovali raffiguranti i misteri del Rosario, attribuite a Gaetano Quercia, pittore attivo nel XVIII secolo.
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