Costruita a partire dal 1682 su progetto di Paolo Amato, il quale adottò, per la planimetria della chiesa, la pianta ellittica, coperta da cupola di notevoli dimensioni e predispose un nutrito apparato decorativo volto a stupire lo spettatore. Il prospetto principale ha linee nette e severe; nel primo ordine si alternano finestre e nicchie, contornate da complesse cornici in pietra; nel secondo ordine è un’elegante loggetta a tre archi, conclusa da un monumentale timpano semicircolare.
Nel 1763 la maestosa cupola fu coperta, verso l’esterno, da un loggiato, per proteggere la volta dalle infiltrazioni dell’acqua piovana. Si accede all’interno per mezzo di una gradinata in marmo dove ai lati sono collocati affreschi eseguiti da Vito D’Anna intorno al 1763: “Il Miracolo di S. Basilio” e “Predica di S. Basilio”. Nell’ampio spazio della sala si aprono due profonde cappelle ed il cappellone rettangolare, diametralmente opposto all’ingresso.
Della fastosa decorazione barocca rimangono parte degli stucchi delle paraste, quelli che contornavano gli altari e le quattro cantorie ed il bellissimo fregio sopra il coro con un grande angelo in stucco. Sul fianco destro è un magnifico Crocifisso ligneo, su un sipario in marmo mischio, con le statue di S. Michele Arcangelo, S. Gaetano e Maria Maddalena. La chiesa viene utilizzata frequentemente come auditorium.
Punto d'attrazione del complesso, l'omonima cupola, aperta a turisti e fedeli della città per una suggestiva panoramica della città.