I resti della Chiesa del San Michele sorgono in stretta aderenza al nucleo del centro storico del Comune di Golasecca in posizione particolarmente panoramica. Da qui è infatti apprezzabile la vista della sottostante valle del fiume Ticino che scorre fra le alture moreniche delle Corneliane caratterizzanti altimetricamente il territorio comunale. L'intera area è ricoperta da folta vegetazione arborea ed arbustiva autoctona, composta da latifoglie spoglianti che lasciano spazio, nella zona prospiciente la chiesa, ad essenze più ornamentali collocate in posizione isolata o in allineamento a filare come nel caso del viale laterale dove una triplice fila di tigli è a ricordo dei caduti della Grande Guerra. Molti e noti sono i reperti archeologici, che consentono di ricostruire e conoscere la storia e conoscere la cultura di Golasecca nel periodo compreso fra l'età del bronzo recente e quella del bronzo finale (1300 a.C./1200-800 a.C.); i reperti dell'epoca romana sono scarsamente documentabili; della vita del borgo nel basso e alto Medioevo è la sola chiesa di San Michele a dare concreta testimonianza. Fu eretta nell'XI secolo in posizione elevata rispetto alla quota del centro abitato circostante. Della primitiva costruzione romanica sono riconoscibili la parte inferiore dell'abside, la torre campanaria lombardo-piemontese e parte dei paramenti esterni posti sul lato nord, decorati nella parte superiore da archetti pensili con mensole in cotto. Risalente al XVII secolo è il porticato addossato alla facciata che consentì la formazione di una cantoria; il portico è costituito da cinque campate con due colonne centrali e quattro piloni in granito reggenti archi a tutto sesto ribassato e la copertura con volte a crociere in mattoni di costa. La galleria cimiteriale fu aggiunta sul fianco sinistro, al di sopra di essa correva il matroneo. La porzione superiore della facciata fu completata nella seconda metà del settecento; si presenta con ricche modanature cuspidate concludentesi nel timpano. L'interno, ad aula rettangolare con copertura in legno, fu ampliato da cappelle secentesche voltate a botte. Ancora appena riconoscibili sono alcuni affreschi: - risalente all'XI secolo, il più antico riproduceva nella parte inferiore dell'abside una raffigurazione fantastica dell'inferno con dannati fra le fiamme ed animali mostruosi; - risalente alla prima metà del XV secolo, il secondo riproduceva nella parte laterale destra la crocifissione con ai lati del Cristo la Madonna e San Giovanni; - in posizione sovrastante era il terzo affresco raffigurante l'Arcangelo San Michele.