La chiesa e il convento di S. Chiara vennero innalzati nel 1554 per volere di Taddea Cybo Malaspina, nei pressi di Porta S. Jacopo (sec. XIV-XVI). Con la sua facciata arricchita da un pronao a tre arcate, la chiesa inaugura una nuova tipologia di architettura religiosa a Massa che sarà poi ripresa in altri edifici nel secolo successivo. A navata unica, all’interno vi sono collocati tre importanti altari in marmi policromi. L’altare maggiore, separato dalla navata tramite una balaustra in marmo bianco apuano, è finemente lavorato ed arricchito da un bel repertorio scultoreo. Tra i due altari minori, anch’essi in marmi policromi, in quello a destra si conserva una pregevole pala di sec. XV raffigurante la Madonna del Carmine.