Edificata nel 1116-1117 probabilmente sui resti di un edificio preesistente risulta, dopo le grandi cattedrali, il monumento più complesso costruito il Sicilia in epoca normanna: in essa vive il sincretismo dell’arte bizantina, araba e, appunto, normanna. Lo schema planimetrico è a tre navate e secondo qualche autore servì addirittura da modello per la Cappella Palatina di Palermo. Gli elementi decorativi esterni sono lesene di origine bizantina, che s’intrecciano in archi ciechi, transfer artistico di derivazione islamica. Mirabili gli effetti coloristici ottenuti grazie all’utilizzo dei mattoni, dell’arenaria, della pietra lavica e della pietra rossa di Taormina. Le due cupole sorrette e spinte verso l’alto da splendide nicchie alveolari di matrice islamica, le muqarnas. La perduta biblioteca dell’abbazia, dispersa a seguito della conquista spagnola, è stata recentemente rifondata digitalmente.