Risulta citata sotto varie denominazioni in diplomi carolingi ed ottoniani dei sec. VIII-X. La chiesa originaria era molto più piccola dell’attuale che presenta una forma a croce latina, anche se il braccio sinistro del transetto è chiuso ed inglobato nel monastero, creando un forte squilibrio degli spazi interni.
Il portale d’ingresso alla corte interna è opera dello scultore lombardo Martino de Biasca, del 1452. Lo stile è tradizionale, una mescolanza di gotico e romanico, ma il portale si impone ugualmente per maestosità e finezza dei dettagli. Il portale d’ingresso della chiesa risale al pieno 1500. Il rosone dovrebbe essere opera romanica. Due figure ai lati di esso nonché un leone e un immagine mostruosa già facenti parte di un complesso romanico.
Il campanile fu ristrutturato nel 1564. L’interno si presenta spartito in tre grandi campate coperte da volte a crociera ampie oltre 12 metri.