CHIESA CONVENTO DEL CARMINE

MONTALTO UFFUGO, COSENZA

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CHIESA CONVENTO DEL CARMINE
La Chiesa del Carmine (propriamente di S. Maria del Monte Carmelo), con l'annesso convento claustrato è una costruzione che risale all'inizio del XVII sec., e precisamente al 16 aprile 1605. Posta entro l'ultima e più ampia cerchia di mura della città, in località Piano del Duca (oggi Largo Zavarrone), la chiesa, dedicata alla Madonna del Carmelo, è una costruzione architettonica sobria, con pregevoli elementi in stile tardo barocco di un certo interesse storico ed artistico. All'esterno, dalla nuda e disadorna facciata, ma con un grazioso portaletto laterale e, all'interno, é composta da un'unica navata, con uno stemma marmoreo a tarsìa policroma dei principi Pignatelli posto sul pavimento. Oltre alla sagrestia e al Coro, nel quale, nel 1675, erano impressi gli stemmi dei Foscarini, essa comprendeva nove altari: quello Maggiore, recante la statua della Vergine patrona del Carmelo con lo scapolare in mano, e otto laterali, intitolato a vari santi dell'Ordine (uno era dedicato a S. Giovanni Battista e ai carmelitani S. Andrea Corsini, Vescovo di Fiesole, e S. Maria Maddalena de' Pazzi, da Firenze; altri erano cappelle gentilizie appartenenti a famiglie benemerite della fondazione). Degli otto altari laterali presenti nella struttura originaria, oggi ne rimangono quattro, oltre a quello Maggiore, recante la statua della Vergine. Fondatore della chiesa e del convento fu il carmelitano Fra' Polibio Foscarini che finanziò i lavori, rimasti poi incompiuti per la sua scomparsa. Fra' Paolo Antonio, fratello di Polibio, primo priore del convento, riprese i lavori, dotando il Convento anche di una preziosa biblioteca. Quest'ultima, fondata poco prima del 1696, in occasione della solenne visita del Rev. P. Provinciale Pier Tommaso Pugliese da Corigliano, fu arricchita da otto inediti manoscritti del Foscarini, dalle preziose e rare opere del dotto carmelitano D'Amato, fondatore dell'Accademia degl'Inculti, dai manoscritti del Grimaldi e dalle opere a stampa di Accademici ed Eruditi montaltesi del XVI e XVIII sec.: patrimonio inestimabile, di cui non si ha alcuna traccia. Nel 1809, l'Ordine dei Carmelitani seguì la stessa sorte degli altri, soppressi per effetto del decreto murattiano: il convento fu chiuso e i locali vennero adibiti a civili abitazioni. Del Convento, oggi rimangono solo alcune mura e alcune massicce arcate del chiostro, mentre tutto intorno, ahimè, la struttura è pericolante. La chiesa é rimasta in attività, frequentata da numerosi credenti, fino al 1999, quando é stata chiusa perché dichiarata inagibile.
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