Non è nota la data di costruzione ma una prima chiesa viene citata in una bolla del 17 marzo 1144 in cui papa Lucio II confermava all'abbazia di San Giovanni Evangelista il possesso dell'Ecclesiam Sancti Silvestri de Insula. Nel 1230 l'edificio risultava essere nel territorio della pieve di Colorno pur continuando a dipendere dal monastero parmigiano. Questa dipendenza viene confermata in documenti del 1354. Altri testi del 1494 confermano che il sacerdote continuava a essere nominato dal monastero di San Giovanni Evangelista. L'attuale struttura risale alla metà del XVIII secolo, della chiesa primitiva rimangono ancora oggi visibili alcuni elementi nel muro meridionale. L’interno presenta una navata unica con presbiterio rialzato da un gradino e abside allungata a parete piatta. L’aula di forma rettangolare è delimitata da due file di pilastri che terminano in capitelli dorici. I pilastri sorreggono archi semicircolari da cui si aprono su ogni lato tre cappelle laterali. Nelle cappelle a destra è possibile vedere elementi appartenenti alla chiesa preesistente. Nella prima è presente una monofora chiusa da una lastra di alabastro, nella seconda è visibile il portale di accesso laterale risalente al ‘400 e una porzione di affresco del medesimo periodo raffigurante San Sebastiano e un altro santo con mantello e libro. Altre porzioni di muro della prima chiesa sono presenti nella canonica. La chiesa è stata danneggiata dall'evento sismico del 25 gennaio 2012. Nel 2022 sono terminati i lavori di restauro che hanno riportato alla luce un prezioso affresco raffigurante l'ultima cena e scoprendo il basamenti dell'abside della chiesa preesistente.
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