Articolato su di una collina prevalentemente rocciosa costituita da tre poggi, quello di S. Maria - dominato dall’omonima chiesa - quello centrale della Serra e quello più alto della Motta, il centro storico di Rivello è caratterizzato da un insediamento compatto costituito da una forte densità edilizia. Rivello appartiene a quel patrimonio storico-culturale definibile in maniera assai efficace con l’espressione “presepi d’Italia”. Risulta costituito prevalentemente da un’architettura “povera” ed il suo valore risiede, piuttosto che in testimonianze di spiccata o eccezionale qualità artistica e architettonica, nell’elevato grado di coralità e d’insieme di un’architettura di carattere minore. Una serie di elementi, che divengono principi costitutivi e compositivi dello spazio urbano, si ripetono nell’abitato come delle costanti, dando origine ad un organismo distinto e sicuramente irripetibile. Nella sua particolare posizione collinare, al centro della valle del Noce e nella sua posizione dominante, il centro storico di Rivello si configura come punto emergente all’interno del paesaggio. Il tessuto urbano, chiuso e compatto, sorge come integrazione e continuazione stessa del luogo su cui insiste: l’architettura degradante che segue la pendenza del suolo e l’andamento delle stradine interne che ricalcano le curve di livello o la linea del crinale, sono tutti elementi che esprimono una cultura del vivere e dell’abitare che fruisce in modo saggio e rispettoso del suolo e dell’ambiente. L’intero abitato si focalizza attorno alle tre chiese di S. Nicola, di S. Barbara e di S. Maria – poli catalizzatori nella crescita della città – e trova il suo ruolo civico e rappresentativo in alcuni spazi tipici quali la piazza principale ed il corso che attraversa l’intero abitato da sud a nord. L’intero Centro Storico risulta dall’aggregazione di più parti concluse in sè, che hanno definito - anche cronologicamente - la crescita dello stesso paese. Quello più antico, di origine normanna (X – XI sec.), è certamente quello centrale, probabilmente cinto da mura difensive il cui andamento potrebbe desumersi dalla conformazione chiusa e concentrica (a spirale) del tessuto edilizio - tipico dei borghi di fondazione medioevale - ed anche dalla presenza di numerosi passaggi archivoltati, relativamente alla forma articolata e ridotta dei singoli fabbricati. A testimonianza di una vitalità religiosa ormai scomparsa, il solo Centro Storico di Rivello può contare la presenza di 18 chiese e cappelle, di cui due parrocchiali (S. Maria Maggiore del Poggio e S. Nicola, che per secoli si sono contese la “matricità”) ed una annessa al Convento dei Frati Minori Osservanti intitolato a S. Antonio di Padova.
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