Il Palazzo delle Poste e dei Telegrafi di Bari risulta essere uno dei principali soggetti contenuti all’interno del programma di rinnovamento edilizio promosso dall’amministrazione del Ministero delle Comunicazioni durante il quadriennio fascista 1931 – 1934. Il progetto è opera dell’architetto Roberto Narducci. I lavori per la sua realizzazione, affidati all’impresa Pagani, iniziano nel 1931 e si protraggono fino al 1934.
Ubicato all’interno del quartiere Murattiano, il Palazzo delle Poste segue planimetricamente la rigida e geometrica impostazione del reticolo ortogonale ottocentesco della città di Bari. L’intera struttura dell’edificio è in cemento armato e le murature sono sia in pietra che in mattoni. La cupola che copre la sala del pubblico è in vetro – cemento. Nel portico esterno, la ringhiera è lavorata in bronzo con elementi in rame rosso. L’orologio presente sull’ultima colonna del portico, affacciante su via Cairoli, è in rame. Il marciapiedi è in Plintos rosso mentre il ripiano della scalinata è mosaicato in porcellana a fascioni gialli e rossi.