La chiesa di San Sebastiano a Druento si colloca all’incrocio tra via Garibaldi e via Roma nel centro storico della città. A 5 km da Torino entrando in paese da via Torino, si arriva alla centrale via Roma dove si percepisce la memoria storica di un bel paese che ha vissuto fasti settecenteschi dettati dalla residenza di una nobiltà a servizio della corte dei Savoia.
Druento sorge su una pianura lievemente collinare tra i monti givolettesi e la pianura di Torino e nella sua estensione territoriale incorpora la maggior parte del Parco La Mandria. Druento a pieno titolo, può essere considerata la vera “Porta del Parco della Mandria” e deve le sue origini agli abitanti del borgo Rubianetta nella Mandria che iniziarono a costruire un nuovo insediamento al di qua del torrente Ceronda. La Chiesa di S. Sebastiano, eretta nella seconda metà del 1500 dai cittadini di Druento, in onore del Santo protettore, svolse fino al XVIII sec. la funzione di parrocchiale, essendo preferita dal popolo per la sua posizione centrale.
Nel 1674 si costruisce la casa per il parroco, tra il 1703 e il 1709, la Chiesa cessa di essere parrocchiale e la funzione viene trasferita alla Chiesa di S. Michele. Tra il 1757 e il 1759, la comunità si preoccupò di indire un rifacimento della facciata della Chiesa su disegno e direzione di Padre Romualdo da S .Lorenzo, Priore nel convento di S. Pancrazio. In seguito alla visita pastorale del Vescovo Rorengo di Rorà, il 16 Febbraio 1773, si presero alcune decisioni di ordine pratico, per l’urgenza di contrastare il progressivo degrado degli altari e degli arredi. Fino al 1846, nella Chiesa si svolgevano le riunioni della “credenza”, una sorta di giunta comunale. Si accenna all’uso della Chiesa negli anni precedenti, per elezioni civili e per la distribuzione dei premi per le scuole e della nuova, piccola campana.
Nel 1879 si avvia la pratica di ricostruzione del campanile e rifondita della campana della Confraternita di S. Croce. Nel 1891, viene restaurata e arricchita di decorazioni e pitture e sulla volta del presbiterio viene dipinto lo stemma comunale. Nello stesso anno viene costruito il campanile, su progetto dell’ing.Molli, alla cui edificazione concorrono il Comune, la Confraternita di S. Croce e numerosi cittadini.
Tra settembre e ottobre del 1900, vennero decorate le pareti interne della Chiesa e della sacrestia, restaurato i dipinti della volta della sacrestia e la statua di S. Sebastiano e dipinto lo stemma del comune sulle volte a botte del presbiterio e del transetto. Nel 1929 il campanile viene modificato, il progetto prevedeva il completo rifacimento della parte superiore, sostituendo la vecchia cupola con quella attuale la cui forma richiama quella della “rapa” o ravout, come forma di contributo nel confronto degli abitanti di Druento, quale ottimi consumatori di questo ortaggio. Nel 1962, il parroco Don Angonoa, volle completamente restaurarla, ma più che un restauro fu un intervento di demolizione e rifacimento. Il 16 febbraio 1987, con lettera del sindaco Pelissetti, si richiede di “utilizzare per scopi profani la Chiesa”. In data 29 settembre 1987, si decreta la dimissione ad usi profani della Chiesa: nel documento, si puntualizza il divieto assoluto di utilizzo della Chiesa per manifestazione o attività in qualche modo contrario alla fede o alla morale cattolica o in contrasto con la destinazione originaria del luogo. Nel 1995 l’amministrazione comunale decise di utilizzare la Chiesa quale sede del Centro Culturale del paese e di dotarla di una Biblioteca Pubblica. Ora che la biblioteca pubblica del paese è stata spostata in altra sede ed inaugurata nella primavera del 2023, l’obiettivo che ci si propone è quello di riqualificare e ammodernare l’attuale spazio culturale affinché diventi uno spazio ibrido, ricettivo e accogliente, aperto alla comunità, che offra spazi espositivi, proponga servizi per chi vuole dedicarsi allo studio e alla ricerca.