Alla fine dell’Ottocento, l’ingegnere capo del Regio Ufficio del Genio Civile, Aristide Zenardi, decise di sfruttare le acque del Cellina per produrre energia elettrica. Aveva in progetto un complesso d’impianti, con altre due centrali a Giais e al Partidor: voleva utilizzare l’energia elettrica per illuminare Venezia e sviluppare le attività industriali in Veneto e in Friuli. I lavori iniziarono nel 1900. Zenari si occupò della parte idraulica e civile mentre Antonio Pitter di quella elettro-meccanica. Più di 2000 persone lavorarono per 5 anni. La Centrale entrò in funzione nel maggio del 1905 con quattro turbine idrauliche tipo “Francis” e diede la prima luce a piazza San Marco. Funzionò sino al 1988. La centrale di Giais si accese nel 1908 e quella di Partidor nel 1919. Il Comune di Montereale realizza nel 2006 il museo, conservando i macchinari e i documenti di un glorioso passato ed utilizzandoli come strumento di divulgazione scientifica nel settore dell’energia e dell’ambiente.