Borgo San Nicola è uno dei borghi che fanno da cintura alla città di Lecce e che, un tempo distanti dal centro, sono stati quasi inglobati nel perimetro dell'espansione della città contemporanea. E' un borgo che sembra un piccolo paese, sorto per ospitare le famiglie dei cavatori che lavoravano nelle cave di pietra leccese. Quelle stesse cave che, oggi in disuso, hanno disegnato la fisionomia del borgo: i giardini di molte case, con agrumeti antichi, sono stati realizzati nelle cavità, una strada che lo attraversa è un sottile diaframma tra due porzioni di cava ed infine i rapporti spaziali tra le parti più antiche del borgo hanno un sviluppo prevalentemente verticale. E poi c'è l'area che il PRG del comune di Lecce ha classificato come Parco delle Cave di Borgo San Nicola. L'area è estesa circa 30.000 mq ed è di proprietà privata. Il paesaggio che si apre allo sguardo avvicinandosi al luogo è maestoso e sorprendente. I segni degli strumenti a mano che hanno consentito di estrarre la pietra formano un'alternanza di luci e ombre che sotto i raggi del sole acquistano tonalità di colore dal rosa al giallo. La vegetazione all'interno è a tratti intricata e comprende le formazioni vegetali tipiche della macchia mediterranea. E poi ci sono i fossili: l'area è stata oggetto di studi scientifici importanti e di ritrovamenti significativi di animali e piante preistoriche.