La Basilica Concattedrale di San Pelino (sec. XII) è uno dei monumenti più significativi dell'architettura romanica abruzzese. Il complesso si compone della chiesa di San Pelino e dell'Oratorio di Sant'Alessandro, dichiarati monumento nazionale nel 1902. E' stata eretta sul luogo in cui fu martirizzato San Pelino e dove sorse un cimitero paleocristiano. L'attuale complesso di edifici si articola in tre corpi principali, di cui la Cattedrale vera e propria e l'Oratorio di Sant'Alessandro.
La Basilica ultimata nel 1235 e più volte devastata da terremoti, è stata internamente rifatta secondo il gusto barocco nei secoli XVII e XVIII. Lavori di restauro negli anni Settanta del secolo scorso hanno riportato l'edificio all'antico splendore romanico. L'interno della struttura è diviso in quattro campate con volta a crociera. L'abside è affrescato con figure di santi (XIII secolo). Degni di menzione tra gli altri, per il loro valore storico-artistico sono: Madonna col Bambino benedicente nel transetto di sinistra, realizzata in pietra all'interno di una nicchia e il pulpito, su un pilastro della navata centrale, realizzato tra il 1168 ed il 1188 all'epoca del vescovo Oderisio.
L'intero complesso architettonico, circoscritto da un muro di recinzione con cancellata in ferro, comprende la Basilica Cattedrale di San Pelino ed una costruzione situata al suo fianco destro, a pianta rettangolare, absidata, con annessa torre di guardia, si tratta dell'Oratorio di Sant'Alessandro in cui si conservano affreschi trecenteschi. Sul fianco opposto, in corrispondenza del presbiterio, l'ex Palazzo vescovile. Nell'Oratorio sono presenti i resti di una necropoli di età longobarda. All'interno del recinto dietro la bellissima abside è presente un'aerea archeologica con frammenti architettonici pertinenti ad edifici dell'antica Corfinium, alcuni sarcofagi medioevali ed elementi decorativi appartenuti ai successivi rifacimenti barocchi. Nelle immediate vicinanze della basilica Valvense di San Pelino, lungo il tracciato stradale che ricalca la via antica Claudia-Valeria, si innalzano due suggestivi mausolei funerari detti "I Morroni" appartenuti sicuramente a personaggi della classe patrizia romana. Su uno dei due mausolei, nel 1958, è stata apposta una lapide celebrativa di Corfinium antica capitale della Lega Italica.